Riconoscendo l’importanza di eliminare le sostanze pericolose dal ciclo produttivo, a febbraio 2016 il gruppo Marini Industrie ha sottoscritto l’impegno Detox promosso da Greenpeace, prendendo così parte ad un percorso di miglioramento che prevede la progressiva eliminazione, entro il 2020, di 11 sostanze ritenute pericolose.

Oltre ad aver sottoscritto l’impegno Detox, il gruppo Marini ha aderito nell’ottobre 2016 – insieme ad altre 26 aziende italiane – al Consorzio Italiano Implementazione Detox (CID). Il consorzio si avvale di un Comitato Tecnico Scientifico di cui fa parte anche Greenpeace.

Questo percorso si propone di arricchire l’impegno nel rispetto dell’ambiente e della salute di lavoratori e consumatori tramite l’utilizzo di prodotti e lavorazioni di alta qualità.

Marini Industrie ha deciso di fare la propria parte avviando questo processo che si pone come obiettivo la progressiva eliminazione dal processo di produzione dei seguenti gruppi di sostanze chimiche:

Alkyl phenols & their ethoxylates (APEOS); Phthalates; Brominated and chlorinated flame retardants; Azo dyes; Organotin compounds; Per— and poly—fluorinated chemicals; Chlorobenzenes; Chlorinated solvents; Chlorophenols; Short chain chlorinated paraffins; Heavy  etals such as cadmium, lead, mercury and chromium (VI).

Il programma Detox è stato pensato da Greenpeace per iniziare la graduale eliminazione di queste sostanze entro il 2020: il gruppo Marini Industrie ne ha già eliminate 9 su 11. Nel rispetto dell’impegno firmato, qui sotto si possono consultare le analisi effettuate su un campione altamente rappresentativo della produzione dell’azienda.