Marini Industrie scommette sul lusso rigenerato e lancia Re•Luxury
Si chiama Re•Luxury l’ultima nata in casa Marini Industrie, una linea “studiata per raccontare la nostra personale reinterpretazione del lusso tramite il riuso di fibre nobili” spiega Riccardo Marini, presidente dell’azienda. Re•Luxury perché è possibile ridar vita alla bellezza dei maglioni in cashmere, indossati prima e recuperati poi, grazie a un’attenta selezione a mano. Una volta “depurati” da bottoni, cuciture e cerniere – con un processo 100% made in Prato – quegli stessi maglioni vengono trasformati in un filato rigenerato pronto per divenire tessuto.
Capi in cashmere pronti per essere riciclati (Prato, 2023)
La selezione a mano dei capi in cashmere (Prato, 2023)
La nuova linea sarà presentata a Première Vision (4-6 luglio) ed entra così a far parte della famiglia dei prodotti Marini Industrie insieme a The Stretch Linen – tessuto in lino elasticizzato, messo a punto per la prima volta dall’azienda all’inizio degli anni ‘90 – e alla lana tracciabile e lavabile ad acqua H2Wool. “La nascita di Re•Luxury è frutto di un’evoluzione naturale, dal momento che ogni scelta che facciamo – di stagione in stagione – mira a ridurre l’impatto sull’ambiente. È una necessità che riguarda l’intera filiera moda e desideriamo fare la nostra parte fornendo ai brand un tessuto bello, lussuoso, durevole ma allo stesso tempo sostenibile – aggiunge Riccardo Marini – Fin dall’acquisizione dell’azienda Assotex nel 2015 avevamo chial’obiettivo: convertire la linea dei tessuti da giacca e da cappotto in una linea di creazioni sempre lussuose ma riciclate”.
“Il nostro obiettivo è quello di costruire entro il 2025 delle collezioni che siano parte di un circolo virtuoso in grado di ridurre l’impatto ambientale. Stiamo lavorando affinché i dati raccolti lungo le componenti della filiera tessile possano dialogare tra di loro e consentire un monitoraggio stretto sulle emissioni e sugli obiettivi” conclude Francesco Marini, responsabile delle collezioni Marini Industrie.